Il termine lutto deriva dal latino lugère, ossia piangere. Non riguarda solamente la perdita di una persona cara, in generale si vive il lutto quando avviene un evento destrutturante che può essere un divorzio, un licenziamento, la distruzione della propria casa, la fuga dal proprio paese.
Quando avviene un lutto, spesso la persona vive una grande disperazione e senso di solitudine, con la sensazione che nessuno possa comprendere il dolore provato. In realtà, nonostante ogni processo sia unico, si sono scoperte delle dinamiche e dei comportamenti simili nelle persone che subiscono questa esperienza. Conoscerle aiuta a comprendere che non si è né soli né sbagliati a provare determinate emozioni o a fare certi pensieri.
In questo articolo andremo a vedere due delle emozioni più comuni e forti del lutto.
La TRISTEZZA è una delle emozioni più comuni vissute nel lutto. A livello evolutivo, la tristezza è la nostra alleata per segnalare alle persone vicine il bisogno di vicinanza e sostegno nei momenti di difficoltà. E’ inoltre un grande aiuto nel processo del cambiamento. Può essere espressa in molti modi, piangendo, gridando, ritirandosi in sé stessi. A volte la tristezza ci fa diventare taciturni, apatici, non ci fa dormire o non ci fa mangiare. L’importante è non vergognarsene e non reprimerla, ma anzi accoglierla in quanto essenziale per l’elaborazione, per evitare che si cronicizzi
La RABBIA è un’altra emozione naturalmente provata da molti. Si tratta di un impulso istintivo che ci fa reagire quando avvertiamo una minaccia, e il dolore della perdita di una persona amata è una grandissima minaccia. A volte può essere data da un senso di frustrazione per non essere riusciti a prevenire la morte. A volte è rivolta verso sé stessi, accompagnata da grandi sensi di colpa per non aver fatto abbastanza, non essere stati abbastanza presenti. Altre è rivolta verso l’esterno: il personale dell’ospedale, il destino, Dio… Porta spesso con sé domande furiose senza risposta “perché proprio a me?” “con tutte le persone cattive, perché è morto lui che era così bravo?” Con la rabbia si tende a diventare impazienti, poco empatici, concentrati su noi stessi. Solitamente è un’emozione molto forte ma passeggera, utile nel processo di trasformazione. Fondamentale è saperla accogliere e processare, senza che si ancori a noi. Non si deve aver paura di farsi aiutare.
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
cookielawinfo-checkbox-analytics | 11 months | Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Analitici". |
cookielawinfo-checkbox-functional | 11 months | Il cookie è impostato dal GDPR cookie consenso per registrare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Funzionali". |
cookielawinfo-checkbox-necessary | 11 months | Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. I cookie vengono utilizzati per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Essenziale". |
cookielawinfo-checkbox-others | 11 months | Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Altri" |
cookielawinfo-checkbox-performance | 11 months | Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Prestazionali". |
viewed_cookie_policy | 11 months | Il cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent e viene utilizzato per memorizzare se l'utente ha acconsentito o meno all'uso dei cookie. Non memorizza alcun dato personale. |
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
_gid | 1 day | Installato da Google Analytics, il cookie _gid memorizza informazioni su come i visitatori utilizzano un sito Web, creando anche un rapporto analitico delle prestazioni del sito Web. Alcuni dei dati che vengono raccolti includono il numero dei visitatori, la loro origine e le pagine che visitano in modo anonimo. |
_gid | 1 day | Il cookie _ga, installato da Google Analytics, calcola i dati di visitatori, sessioni e campagne e tiene anche traccia dell'utilizzo del sito per il rapporto di analisi del sito. Il cookie memorizza le informazioni in modo anonimo e assegna un numero generato casualmente per riconoscere i visitatori unici. |