Il colore nero e la morte

Ogni cultura ha le proprie tradizioni e i propri costumi, e così anche i colori assumono significati diversi.

Spesso sono talmente radicate in noi che non ci facciamo nemmeno caso, ma vi siete mai chiesti come mai il nero è sempre associato alla morte e ai funerali?

Le origini risalgono agli antichi romani, che dedicavano molta attenzione al vestiario come status sociale. Nei riti funebri e durante il lutto, la toga doveva essere grigia scura, nera o marrone scuro. 

L’usanza si è poi tramandata tra i cristiani dopo il 1200, grazie a Papa Innocenzo III il quale ordinò che durante le cerimonie i sacerdoti indossassero vesti nere o viola, e i credenti fecero altrettanto. 

Fino a qualche anno fa -e in alcuni luoghi dell’Italia è tuttora così- chi subiva una perdita doveva portare abiti neri per un periodo più o meno lungo, che poteva variare da poche settimane a tutta la vita. Alcuni non indossano necessariamente solo abiti neri, ma accessori come cravatte, fasce o bottoni di quel colore.

Il significato del colore rimanda allo sconosciuto, al misterioso, all’assenza di luce e quindi alla morte.

Ma in tempi precristiani, quando gli esseri umani erano legati alla natura e alle stagioni il colore nero era associato alla terra e quindi al luogo dal quale rinasce la vita.